Caro Babbo Natale,
sai, non ricordo bene se quand’ero piccino ti ho mai scritto una lettera per avere dei regali o per esprimere semplicemente dei desideri.
Non me lo ricordo e anche se mi sforzo non mi viene in mente, ma forse quand’ero bimbo non credevo alla tua esistenza, sono nato “già grande”
e tutti quegli strati di magia che mi dovevano assecondare probabilmente non li ho mai vissuti e tu sai il perchè!!
Scusami, davvero.
Scusami perchè crescendo ho cominciato a sognare, forse per proteggermi dall’insipidità del mondo, dal dolore e dalle paure,
racchiudendomi in un angolino tutto mio e dedicando, però, amore a chiunque entrasse a far parte della mia vita.
Adesso io ci credo in te.
Credo nelle favole.
Nei folletti, nelle fate e nel piccolo popolo.
A 40 anni passati, io, ora, ci credo.
Non so cosa chiederti, dico sul serio, eppure ti sto scrivendo, impulso irrefrenabile, e ti sto scrivendo come farebbe un bambino in preda all’emozione di ricevere chissà quale fantasmagorico regalo desiderato tutto l’anno.
Forse quest’anno non ho avuto tanto dalla vita e forse alcune cose dovrei imparare ad aggiustarmele da solo, a riordinare il puzzle con calma e tranquillità, solo con le mie mani.
Però, un piccolo, piccolissimo desiderio ce l’ho e quasi mi vergogno a chiedertelo.
Lo sai come sono io, no? Estroverso quanto timido..
Vorrei qualcuno che mi amasse.
Sì, anche solo un attimo, non pretendo troppo.
Vorrei sentirlo legato a me, per un istante solo, il tempo di fotografare i suoi occhi nei miei e riempire la mia memoria di quell’istante ricco di magia.
Ma, se non puoi ti chiedo solo di portare in giro per il mondo l’abbraccio mio più sincero a chi soffre, ma, anche a chi sta bene, a chi è triste, ma, anche a chi gioisce, alle persone buone, ma, senza escludere quelle cattive, insomma a tutti indistintamente.
Abbraccia per me tutte le persone emarginate dalla superficialità e dall’egoismo della gente, ricorda loro che le vere ricchezze non sono materiali, ciascuno di noi le porta nell’anima e nel cuore.
Abbraccia per me tutti i popoli in guerra e tutte le persone che ogni giorno muoiono di fame.
Abbraccia i miei amici, ma, anche i miei nemici….ricorda a loro che la vita è breve e che il rancore è solo un inutile peso che si portano addosso.
Abbraccia per me e consola con un sorriso tutti gli occhi tristi del mondo e gli sguardi spenti dalle brutture e dalle avversità della vita.
E infine, mio caro babbo Natale, affido a te gli auguri più sinceri di un sereno e felice Natale.Dispensali a tutti a voce alta, ma, mi raccomando a quelle persone che per me c’erano e adesso non ci sono più, i miei auguri sussurrali appena affinchè non faccia tanto rumore nella loro vita.
e se non riuscirai ad esaudire il mio desiderio, non importa, so che almeno mi avrai letto ed ascoltato nel cuore e con il tuo cuore…