Archivio di maggio 2024
Micio Nero
Camminavo senza meta in una strada.
Come fantasma passavo tra la gente.
Eremita nel mio paese,
tra un vocio del tutto indifferente.
D’un tratto mi sentii seguito.
Mi voltai, era un gatto nero,
il suo miagolare era un invito
a non cacciarlo, come fa il mondo intero.
Lo accarezzai e lui fece le fusa,
mentre i suoi occhi color del mare
sembravano come chiedere scusa
perche chino lo stavo ad accarezzare.
Allor capii che non si è mai soli,
l’amicizia puoi averla da chi sia,
persino un fiore se guardi i suoi colori,
con il profumo ti farà compagnia.
jo
Sogni
Ti cerco nei miei sogni,
quando sono troppo solo,
troppo sperduto,
in me stesso;
ti cerco all’inizio del giorno,
e quando declina la sera,
e vengono le ombre
della notte,
e non ho con chi parlare;
penso a te,
rivedo il tuo viso,
i tuoi capelli;
e mi sento solo adesso,
e ti vorrei qui,
accanto a me,
per un po’;
e vorrei la solitudine,
se ne andasse,
come è venuta.
jo
Nel delirio della notte
penso alla mia pochezza umana
non c’è risveglio per un dolore così grande!
non c’è nessuno a colmare le mie paure
le mie incertezze
Nessuno e la, nessuno ascolta
le mie tristi risa
nessuno può capire il mio dolore
E intanto piango e mi dispero
sperando che il mio cuore
non versi altre lacrime
Se solo tu fossi qui,
adesso,
e il silenzio ela tristezza,
lo sconforto,
potessero andarsene;
se solo tu fossi qui,
adesso,
non sarei solo,
e parlerei,
di mille parole,
e direi cose del mio cuore,
che sento;
la tristezza,
e l’abbandono,
di giorni grigi ,
tra gente da dimenticare;
se solo tu fossi qui,
e sapessi,
non sarei più solo.
Solo,
sarà il prorompere di foschie ed intensi lamenti,
Solo,
sarà l’infliggere di tenebre oscure e ossessivi tormenti.
Solo,
sarà l’incedere di terrore,
sconcerto ed un pianto affranto
Solo,
sarà la memoria di un indelebile flagello,
l’affannato sospiro di un amaro rammarico per un sogno infranto
Solo,
non attenderai assieme a me la morte,
Solo,
ignorerai l’incombere delle tragedie che tracceranno la mia sorte,
Solo,
tu avvolta nella patetica illusione di avermi soppiantato ed essere stata più forte.
Solo,
non udrai per l’eternità il suono della mia voce,
Solo,
si susseguiranno frenetici ed opachi il compiersi dei tuoi giorni privi di luce.
Solo,
non ti sfiorerà la tenerezza di accarezzare la mia mano,
Solo,
nemmeno con i tuoi ricordi mi raggiungerai,
per quanto sarò da te lontano.