Appunti di Vita :

Vorrei riuscire a lasciare emozioni e parte del mio cuore in queste pagine, finchè ci sarà un cuore, la forza,e inchiostro per scrivere nella mia anima... Poi resterà, forse, solo un ricordo sbiadito dal tempo.

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Poesia muta

Scriverei una poesia muta


qualcosa che non puoi sentire,


ne recitare,ne leggere


senza gli occhiali


usati per le eclissi.


o meglio, la scriverei


in un braille cosi spigoloso


da far sanguinare le ditta,


e tu piangerai lacrime asciutte.

Perchè in un mondo falso è un uomo vero!

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Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare

col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,

perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l’ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un po’ cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l’amore.
Ci sono uomini soli per la sete d’avventura,
perché han studiato da prete o per vent’anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,

o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un po’ per loro,
e cambiare un po’ per noi.
Ma Dio delle città
e dell’immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.

Fantasy

Ammalianti e sfuggenti le reliquie, 
si rassegnano perdurando vane rincorse scalmanate,
disertando l’antitesi di utopie inutili,
ambendo dileguanti cammini,
le cui tracce svaniscono perdendosi nei miraggi.

Seducenti le Reliquie fantasy,  
allo scoccare del fatidico momento,
in fugaci istanti irretiscono con i loro sortilegi incantati, 
quando,
impietosi anatemi si placano coniugandosi nelle circostanze di consacrate benedizioni.

Antonomasie e nemesi si confondono per le atmosfere che suscitano,
lasciati da loro conquistare.  

Nel silenzio irrompono i draghi, 
fragorosi i loro ruggiti possenti, 
preannunciano il lacerare delle membra inermi di sventurati impavidi sfidanti.

Asserragliati nella  tetra ed umida miseria di angosciosi penitenziari, 
reclusi nello spessore delle pareti innalzate sulle fondamenta dei propri traditi auspici di libertà e giustizia,
menestrelli e cantastorie erudiranno gli ignari austeri,
di malaugurate cronache trascorse.

Eroici miti potenti, 
sradicheranno l’imperio alle sacrileghe colonne che sorreggono l’enfasi di culti pagani.

Nelle Reliquie fantasy,  
asseconderanno le scie dei propri fuochi fatui,
principesse celtiche e figlie d’oriente,
ribelli alla perfidia di un dettame errato.

Solo Tu

Mollo tutto,
e vado via,
mollo tutto,
e faccio a modo mio;
non apro la porta,
non rispondo,
il mondo lo caccio,
con un calcio nel didietro;
mollo tutto e non c i sono,
non mi muovo,
non faccio un suono;
voglio chiudere gli occhi,
dormire,
sognare,
rimandare;
pensare;
mollo tutto,
e vengo da te,
per dirti parole d’amore;
trovo il tempo,
solo per te,
e il mondo ,
lo chiudo fuori,
con le sue frottole,
le sue mene;
mollo tutto e parto,
in aereo,
volo via,
lontano,
dall’altra parte del cielo,
a cercare uno spazio libero,
un posto diverso,
una speranza nuova,
faccio mille progetti,
penso cento idee,
ma ci sei solo tu ,
nella mia testa;
mollo tutto,
e vengo,
vengo da te,
e ti do il mio piccolo
cuore,
come giocattolo,
o forse no,
se tu lo vuoi;
mollo tutto,
per te,
perché ci sei,
voglio solo tempo,
per me,
per te.

Ed ecco fatto!

Ed ecco fatto forse ci voleva un po di coraggio, forse solo prendere coscenza delle cose ma finalmente mi sono  distaccato dall’orrore di quelle persone del forum e da quell’abisso di  nulla che è facebook.

No non sto meglio ovviamente mi manca ma il fatto è che mi manca solo un’illusione, l’illusione di persone virtuali presunte amiche e amici ma soltanto entità vitali fino al clik su un pc.

Esseri che vivono solo per se stessi, parlano degli altri, del bene, degli animali ma in fondo sono l’emblema dell’egoismo non muoverebbero un dito mai per nessun motivo solo solo una valanga irrefrenabile di parola al vento.

Quando guardo gli occhi di Luna, ogni giorno, non riesco a non pensare che la sua foto e le preghiere di salvarla da una morte certa sia stata per tre mesi su facebook e su una marea di siti con centinaia di commenti lacrimevoli  di commenti idioti ma alla fine a 3 giorni dalla fine più precisamente tra le tante parole  ne ho scritte tre : la prendo io – ed ora quella che Luna mi sta dando con gli occhi con le coccole coi suoi giochi dovrebbe fare morire di rabbia chi l’ha guardate e schifata, piccola, sporca con le orecchie basse e gli occhi impauriti, NO Luna non è così è bella, con un bel pelo gioiosa e coraggiosa  tanto coccolona e con due occhi che sanno parlare e dire molto di più di quanto centinaia di umani hanno saputo dire.

Fuori, fuori da questo mondo virtuale, come qualcuno giustamente aveva detto, basta conoscenze o molto peggio relazioni virtuali mi tengo il mio piccolo e misero mondo reale mi ci abituerò anche senza questa tastiera e questo pc.

La strada che ho davanti porta al tramonto non mi aspetto molto solo un minimo di serenità e che me la toglie verrà eliminato senza pensarci e senza  paura e per sempre che sia reale o virtuale che sia umano o macchina non importa.

Riguardo i sentimenti li ho chiusi nella mia solita vecchia scatola polverosa e messa nello scaffale più alto dove difficilmente qualcuno la troverà o la vorrà cercare ma non importa mi accontento di quello che ho avuto non pretendo di più posso finire anche da solo il mio cammino, come da solo lo ho iniziato.

ovviamente scrivo a getto quindi non rileggo, non metto punteggiatura  e non mi frega nulla di metterla mi basta solo scrivere su questo foglio bianco, sporcarlo con la consapevolezza che il tempo lo farà tornare bianco come prima.