Sortilegi
Sortilegi.
Non posso tacere, grandi lacci
stringono la perfida ira dei neri
auspici, e le virtù svanite nel nulla
con malvagi sortilegi e posti in ampolle
da vecchie e insolenti streghe.
Ma io non temo l’ immane ardire
delle nere profezie, questa
è la mia esistenza e nulla
ne potrà mai mutarne le
fattezze, ne rendermi felice.
O miei cari che del cielo avete
fatto dimora eterna, accordatemi
ciò che mi permetta di cacciare
l’ira tenue che rende la mia vita
fievole e sommessa.
Speranza, solo una speranza,
per un felice avvenire in tal mondo
calpestato dal vergognoso e osceno
sopravvivere, siate prodighi miei cari
e mutate il nostro tremendo destino.
Raffaele Feola Balsamo.