L’ Ingannatrice.
L’ ingannatrice.
Corro lontano da quella detrattrice
insolente e impregnata
di biasimo, percorro citta’
e quartieri e vie ma nulla riesce
ad allontanarmi
da tal gretta donna e smorzare
quel sorriso vagante
fra mille e piu’ empietà.
Lei fu ricca di dolore
e lancinanti offese nel rivolgersi a me,
il cielo pianse in mia vece,
ma non fu pioggia solo gocce
di rugiada come lacrime vaganti
in un mondo che non vuol piu’
gregari ma uomini veri.
Che il fato non mi ghermisca ora
fin tanto che ho ripreso coraggio
per quel tanto che serve
a smorzare una vita,
la mia vita inenarrabile
e confusionaria
con difetti d’animo e viso sempre
accigliato e mordace
e una lingua che mai riesce
a mettere insieme
due frasi dolci e ricca d’amore
per chicchessia.
Basta soliloqui ho detto e deciso
il momento è giunto,
tal opulenza di cattivi pensieri orribili
non conduce che al declino
definitivo di una palese remissività
e ad un calvario piu’ insopportabile.
E la fine dei tanti amori fasulli
che a nulla di buono
hanno condotto il mio cuore,
solo la certezza di una immensa
e insopportabile solitudine,
ed ora sono il saccente
di tanti ridicoli che ostentano
goffi pensieri sulla farsa chiamata
“amore e per sempre”.
Raffaele Feola.