NELL’ORO CHE SEMPRE BRILLA – dalla raccolta “A Sylvia Plath”
…Improvviso fu l’incontro,
ma piena l’ascesa
nella sua storia
che illuminò le balze
di questo fumoso mondo.
Si accesero le sue parole –
gocce di rugiada
evaporarono,
schizzando nell’aria
parabole di tempo vissuto.
Mi lanciai nelle correnti
del suo respiro,
fugando le ombre
che sempre assediano
la luce del viaggiatore stanco…
*
…Il ritmo della sua voce
s’avvolse alla mente,
rubando il cuore
a chi da sempre cerca
l’Assoluto su labbra di donna.
Mi disperai come il naufrago,
salutandola
dall’incolta riva,
laddove muoiono le urla
al veliero che muove altrove.
Ma le sue voci vibrarono
nelle mie velate notti,
e tuonarono,
scuotendomi presto
ad afferrare il suo lieve respiro…
*
…Nel segno del fuoco,
trovai l’ardire
di tendere l’arco
per mirare ancora
alle sue preziose parole.
Quante volte ascoltai
il suo antico canto,
fissando i gesti
della palmata mano
che sempre lambisce il vento.
Chiusi gli occhi
e nel silenzio sentii
il tepore del viso,
quando il saluto
si rinnovò per il suo viaggio…
**
…Ah, scompaginato tempo –
tu, distratta vita,
mi nascondesti
quel viso d’angelo,
le rosee labbra e l’amore.
Fieramente ripresi la via,
e cercai il verso
per scolpire
quel sacro amore
nell’oro che sempre brilla.
Così raccolsi gialle parole
per condurmi a lei,
nel meriggio d’un giorno,
quando l’Ariete stordito
si lanciò nella chiarità del suo cielo…
01.02.2018 Ciro Sorrentino
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Raffaele Feola Scrive:
Mio caro fratello sono delle opere fantastiche. Io vivo di ciò che tu crei, la tua rincorsa e la tua interpretazione di una grande poetessa non lascia scampo al nostro sapere. Ti lascio e ho l’onore di interloquire con il più grande poeta contemporaneo. Tvbt
Ciro Sorrentino Scrive:
Caro Raffaele, scusa se ti ringrazio con ritardo. …Hai detto bene, “la tua rincorsa”, ovvero la mia, è davvero una rincorsa, una ricerca dell’ignoto, IL GRANDE MISTERO.
…Per caso, lessi alcune righe di una sua poesia, e solo nei giorni seguenti mi accorsi che quei versi li avevo letti nella ricorrenza del suo cinquantesimo anniversario della morte. DESTINO, GRANDE MAGIA, DISEGNO DIVINO… Non lo so, quello di cui sono certo è che mi innamorai del suo SPIRITO e fin quando non mi riunirò a lei non avrò pace.
Scusami fratello se ti ho annoiato con il mio racconto.
Spero di leggere presto qualche tua opera e di poter anche io gioire dei tuoi bellissimi versi.
Con immenso affetto e con grandissima stima,
Ciro Sorrentino
Raffaele Feola Scrive:
Tu annoiarmi fratello mio? Tu mi chiedi troppo, io posso solo volerti bene null’altro altro. A volte ” qualcuno ” che non è più
fra noi cerca comprensione e parole di affetto…chissà forse il pentimento postumo e cerca come può per manifestarlo, servendosi di un grande come te per esprimersi. Conosciamo cosi poco della vita e del dopo.
Ricorda che ti stimo e che tvbt. Feola Raffaele Balsamo