a un amica

tu più di tutti odiavi

le vacanze al mare

di giorno pioveva tristezza nella  tua nuca

hai dormito in riva al tuo cuore

hai perso coscienza di te  del mondo

il sabato l’odor di limoni del giardino

saliva nel tuo davanzale

e tu ti lusingavi all’idea di essere sola

in questa città

come un infante che perde il suo giocattolo

tu piangesti perchè più di tutti

sfiorasti con mani di donna la certezza dell’esistenza

la disperazione,  la solitudine avvolgeva

con guanto dorato la tua immagine

io che guardavo il  tuo volto

cosi cavernicolo  lussurioso

dei tuoi antenati avevi il quadro con la litografia

parlavi di stipendi a fine mese di cene popolari

di incontri con gli amici

di uscite nei locali in comitiva

ma niente hai più del mondo a parte la tua benevolenza

il tuo rigore nel comportamento

la mia idea è sull’altare

la tua immagine è funesta

come streghe in bivio fra realtà e morte

federico marino

This entry was posted on sabato, gennaio 30th, 2010 at 12:00 and is filed under Poesie Amicizia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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