mite tempo
Non pensarmi più non rinnegarti
Odiarsi come dopo una lite furibonda
Non commiserarti non lamentarti
Amarsi nascondersi dopo una nottata dura
E ricominciare a vivere dopo anni di tristezza
Dove il tuo amore per lui era cosa insolita
Accendere questo dramma irraggiungibile
Mentre avanza ogni dittatura non corrisposta della realtà
Perdersi nel buio e nell’oltre tomba
Perdersi come un ricco uomo senza fortuna
E non guardarsi e pensarsi
Con i bambini piccoli e la domestica in casa
E poi ripensare alle romantiche cene e agli sguardi intensi all’amico del cuore
E alle sere nei locali
Al potere e all’amore
Esprimere il dilemma
Di ciò che adorerei e di ciò che
lasciai a metà e non completai all’ultimo minuto
Della tua grande maturità e del tuo impero
del tuo corpo
Di cuoio e di candida neve
E nessuno potrà rievocare questo mite tempo.
Federico Marino