Foglia di salice
Scure nubi all’orizzonte
intaccano un cielo azzurro
portando brutti pensieri
nella testa e nel cuore
Sorvola il mio sguardo
una foglia di salice
ormai morente per l’autunno
e prossima a cadere al suolo
Rivivo la sua agonia
nello stremo sforzo
di restare attaccata
al ramo che le ha donato la vita
L’angoscia del mio vivere
è come quella foglia
essa sta già cadendo
ma la speranza non l’abbandona
Così l’anima mia
cerca un po’ di pace
scavando nel mio profondo
e il cuore speranzoso la segue
Incontrerà luce ove tu sarai
imperituro e infinito Amore
padrone della mia vita
assoluto presente che vivo
In te essa si rifugerà
risplendendo del tuo dono
coltivando il nostro Amore
scrigno di speranza infinita
La foglia del salice
abbandona mesta il ramo
ma se ci teniamo per mano
noi non cadremo
Le nostre vite si uniranno
dando nuova vita alla speranza
lacrime e sorrisi
gioia e dolore
Affronteremo insieme la paura
le mani intrecciate
i cuori accesi e persi
nel nostro dolce abbraccio
Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI Scrive:
UNA BELLISSIMA POESIA CHE SI COMMENTA DA SOLA IN QUESTA PARTICOLARE RICOSTRUZIONE METRICA.
NELLA “RIFORMULAZIONE” SI SCOPRE LA METAFORA DI UNA SOLITUDINE CHE DILANIA E SQUARCIA LA COSCIENZA DELLA PERSONA:
“…come quella foglia…
…attaccata al ramo
che le ha donato la vita…
così …l’anima mia…
…prossima a cadere al suolo…”
RISCHIA DI SPEGNERSI SENZA
l’ “…imperituro e infinito Amore…
scrigno di speranza infinita…”
UNA MALINCONICA INQUIETUDINE
PERCORRE I VERSI,
LASCIANDO APERTO L’UNICO SPIRAGLIO
DELLA SPERANZA.
Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI
kalman Kose Scrive:
Un canto di mestizia e di grande malinconia che è custodito in una commovente dichiarazione d’amore.
Brilli di una luce propria.
Kalman