Foglia di salice

Scure nubi all’orizzonte
intaccano un cielo azzurro
portando brutti pensieri
nella testa e nel cuore

Sorvola il mio sguardo
una foglia di salice
ormai morente per l’autunno
e prossima a cadere al suolo

Rivivo la sua agonia
nello stremo sforzo 
di restare attaccata
al ramo che le ha donato la vita

L’angoscia del mio vivere
è come quella foglia
essa sta già cadendo
ma la speranza non l’abbandona

Così l’anima mia
cerca un po’ di pace
scavando nel mio profondo
e il cuore speranzoso la segue

Incontrerà luce ove tu sarai
imperituro e infinito Amore 
padrone della mia vita
assoluto presente che vivo

In te essa si rifugerà 
risplendendo del tuo dono
coltivando il nostro Amore
scrigno di speranza infinita

La foglia del salice
abbandona mesta il ramo
ma se ci teniamo per mano
noi non cadremo

Le nostre vite si uniranno
dando nuova vita alla speranza
lacrime e sorrisi
gioia e dolore 

Affronteremo insieme la paura
le mani intrecciate
i cuori accesi e persi 
nel nostro dolce abbraccio

This entry was posted on mercoledì, ottobre 26th, 2011 at 22:37 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti

  1. Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI Scrive:

    UNA BELLISSIMA POESIA CHE SI COMMENTA DA SOLA IN QUESTA PARTICOLARE RICOSTRUZIONE METRICA.

    NELLA “RIFORMULAZIONE” SI SCOPRE LA METAFORA DI UNA SOLITUDINE CHE DILANIA E SQUARCIA LA COSCIENZA DELLA PERSONA:

    “…come quella foglia…
    …attaccata al ramo
    che le ha donato la vita…
    così …l’anima mia…
    …prossima a cadere al suolo…”
    RISCHIA DI SPEGNERSI SENZA
    l’ “…imperituro e infinito Amore…
    scrigno di speranza infinita…”
    UNA MALINCONICA INQUIETUDINE
    PERCORRE I VERSI,
    LASCIANDO APERTO L’UNICO SPIRAGLIO
    DELLA SPERANZA.

    Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI

    ... on July ottobre 29th, 2011
  2. kalman Kose Scrive:

    Un canto di mestizia e di grande malinconia che è custodito in una commovente dichiarazione d’amore.
    Brilli di una luce propria.
    Kalman

    ... on July dicembre 6th, 2011

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