Ti guiderò
Dolente e deluso
da questa vita che niente da
e tutto toglie
Una parola di conforto
a volte può non bastare
ma io posso ascoltarti
Mentre piangi e ti sfoghi
le lacrime scorrono e bruciano
e non vedi quanta luce hai intorno
Il sapore amaro
di una sconfitta che non meriti
colora di nero ogni sogno
Posso ascoltarti
e dare colore al tuo domani
io ti capirò perché ti leggerò nel cuore
Non dubitare di te, Amore mio
la strada più sicura a volte
è anche quella più complessa
Non c’è solo notte in questa vita
c’è anche tanto sole e tanto Amore
io ti guiderò verso la luce
Uno spiraglio luminoso
è ancora nascosto ai tuoi occhi
mentre stringi un freddo cuscino
Lentamente sorgerà il sole
guarderemo il cielo rasserenarsi
ed io asciugherò le tue lacrime
Non temere, perché non sei solo
mi avrai sempre accanto
solleva il viso ora e sorridimi…
Ciro Sorrentino Scrive:
Il significato di questa intensa ode si racchiude in un dialogo che avviene tra l’io narrante (…posso ascoltarti – …asciugherò le tue lacrime) e il suo interlocutore (…ti leggerò nel cuore – …ti guiderò verso la luce).
La chiusa finale, forgiata nella fiamma della speranza, “solleva il viso ora e sorridimi…” si ricollega al titolo dell’opera “Ti guiderò” e rimette in gioco il domani di “…questa vita che niente da
e tutto toglie”.
Perfetta sul piano metrico, l’intera lirica vuole essere un invito a non cedere ai dolori e alle delusioni che l’amara quotidianità della vita riserva agli esseri umani.
La tensione emotiva si emancipa poi su un piano più alto, laddove l’io narrante, sulla scorta di un’esperienza storicizzata, cerca di arginare il dolore riservato a tutti coloro che restano povere vittime delle circostanze (non ha importanza se intenzionali o inaspettate), circostanze che di fatto impediscono la realizzazione dei sogni.
Con ammirazione
Ciro Sorrentino