La sera
E’ sera … Ho appena messo i miei sogni a letto … Li ho accarezzati a lungo e perfino un bacio, ho dato, quello della buona notte … come con Te un tempo …
Vorrei anch’io dormire, ma sapessi come è doloroso entrare in quella stanza, rifare il nostro letto … come ricomporre i pezzi della mia stessa anima.
Avverto la tua presenza nelle cose abbandonate da tempo … incolpevoli, ignare. Sono le cose che hai lasciato e non voglio toccare, come per fissare l’ultimo, felice respiro, quello che precede il silenzio presente. Le ho fotografate per renderle immortali.
E’ una sensazione strana e dolce … questa ostinata malinconia, e fa male …
Prendo una sedia, in veranda, davanti alla ringhiera, nel posto che sai, dove ci piaceva stare. nei minuti d’estate, che precedevano la notte.
Incrocio le braccia e guardo … tutto intorno a me, sagome indistinguibili, nell’ora serale, che come sempre accade, riprenderanno al mattino, il primitivo aspetto.
E allora immagino che Tu ti sieda accanto … e che la sera succeda alla sera, senza più il mattino ! Nella compassionevole illusione, aspetto, sorrido e alla fine, sommessamente piango |
Piccola Tsunami Scrive:
Struggente ricordo di ciò che è stato e che io
conosco…tempi che nn torneranno e dolore
che ne prenderà il posto…sempre di più…
PT
aldus Scrive:
Proprio come dici tu, carissima (se posso) e mi gratifica il tuo intervento, non tanto per vanità umana, quanto perchè prendo via via coscienza che aldilà del ‘muro’ c’è ancora Vita buona; ed è questa la ragione che mi ha spinto a confidare ad altri i miei sentimenti, senza pretese, ma con tanta voglia di capire, attraverso gli altri, un po’ di me stesso.