UN ANNO PRIMA.
NO QUELLO NON E’ MIO PADRE.
LUI NON L’HO MAI VISTO ARRESO,
RICORDO LE SUE MANI
FRA I CAPELLI,
LA TESTA CHINA
E DIRE: SONO FINITO.
NO, QUELLO NON E’ MIO PADRE,
SENZA ENTUSIASMO,
SMAGRITO,
L’ ORLO DEI PANTALONI SOTTO I TALLONI,
IL CAVALLO QUASI ALLE GINOCCHIA,
MIO PADRE SENZA ENERGIA,
NO QUELLO NON E’
MIO PADRE,
LUI HA SEMPRE DETTO:
NELLA VITA BISOGNA RISCHIARE,
GUARDA COSA HO COSTRUITO.
E’ VERO, MA CON LA SALUTE
NON SI PUO’ RISCHIARE,
LUI LO HA FATTO,
E STA PERDENDO.
Salvatore Nadia
This entry was posted on sabato, maggio 21st, 2011 at 23:11 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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carmelo Scrive:
toccante e vera , ha qualcosa che non so definire , ma colpisce chi ha un’ anima di poesi ,brava ,ciao carmelo
nadia salvatore Scrive:
grazie di cuore. il dolore di chi è sensibile x me è maggiore. un forte abbraccio nadia
CIRO SORRENTINO Scrive:
Credo che la chiave di lettura per questo canto di angosciante dolore sia da cercarsi nello stesso titolo.
In effetti, la situazione drammatica e sofferta assume i tratti di un lancinante rammarico proprio perchè agendo per tempo si sarebbe potuto ovviare alle conseguenze del poi.
Un affettuoso saluto.
CIRO SORRENTINO
aldus Scrive:
Disperato, struggente, ‘rimprovero’ all’amatissimo padre, che come spesso accade, col passare degli anni, ci appare come un bambino sempre più indifeso; lui che un tempo è stato àncora, faro, buona legge, comprensione, sostegno. Con ammirazione sincera. Aldo