IL QUADRO.
LA VITA E’ COME UN BEL QUADRO,
DI INESTIMABILE VALORE.
TUTTI L’ OSSERVANO, L’ AMMIRARANO,
VORREBBERO TOCCARLO,
LO FISSANO, MA POI VANNO VIA.
UN QUADRO ENIGMATICO,
DIFFICILE DA INTERPRETARE.
SGUARDI ALLA FINE SUPERFICIALI.
LA CORNICE E’ DI LEGNO SCURO,
A TRATTI SCALFITA.
OGNIUNO FA LA PROPRIA OFFERTA,
PER POTER AVERE QUELLA TELA,
IL SUO MISTERO,
MA NON HA PREZZO,
E’ DI TUTTI E DI NESSUNO,
PUOI SOLO AMMIRARLA,, ODIARLA,
TENTARE DI COPIARLA,
MA SONO SOLO DEI PENOSI FALSI.
QUALCUNO TEME A GUARDARE
QUEL QUADRO, LO EVITA,
SI LANCIA CON UN COLTELLO,
PER TAGLIARE LA TELA,
FARLE DEL MALE,
MA RIESCE A FERIRE
SOLO SE STESSO.
HA TAGLIATO UNA PARTE
DEL SUO CUORE.
LUI E’ IN TERRA ESAMOINE,
IL QUADRO ACCANTO.
Nadia Salvatore
CIRO SORRENTINO Scrive:
Una bella poesia , costruita su agili cadenze e su raffinate atmosfere.
Il ritmo veloce e musicale sembra quasi velare l’umana tragedia:
l’impossibilità di riuscire a cogliere la felicità, per l’incapacità di aderire alla vita, nostra e degli altri.
Brava Nadia.
CIRO SORRENTINO