AVVILENTE MALINCONIA

 Un giorno

quando il tuo cuore

consumato e turbato dal tempo

non sentirà più

la giovanile esultanza

tu, perduta e solitaria imago,

leggerai con rimpianto

i fiumi di parole

che scrivevo immortalando

l’idea dell’amore.

 

Non avrai più

le dolci e sensuali forme

perché la tua storia

memoria intessuta

in una falsa passione

sarà trascorsa in un lampo

e come un bocciolo

reclinato su se stesso

ti accorgerai d’essere arrivata

al punto di non ritorno.

 

Rimpiangerai

le occasioni perdute

ma non sarò ad aspettarti

leggerai ancora

i miei versi

che suoneranno aspri

perché t’accenderanno

al ricordo d’un incanto

al quale tu stessa

ponesti fine.

 

Sarai sola e smarrita

perché il tuo cantore

che t’aveva scolpito

nella marmorea bellezza

delle più raffinate parole

sarà già al suo altrove

laddove i fiori

non appassiscono mai

profondendo

inebrianti e ben diverse essenze.

 

05.05.2011 CIRO SORRENTINO 

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