SGRETOLATI ARABESCHI
Nella zona franca della vita
spettri d’emozioni e parole
si ravvolgono come coriandoli
precipitando scoloriti
sulla fredda terra.
Sono frantumi solitari e perduti
d’astratta ebbrezza
rapidamente centrifugati
dall’orrido passo
della dilagante indifferenza.
Provo a ricomporre
gli ultimi e delicati ritagli
in nastri colorati
per rilanciarli in aria
e provare ancora a sorridere.
Ma all’eterea ed attesa pioggia
delicato e leggero fruscio
di roteanti coriandoli
succede un greve e svelto diluvio
che si consuma nell’attimo.
Un brusco e tagliente freddo
s’insinua e raggela
l’esausto e dimesso cuore
irrigidendo per sempre
finanche l’immaginazione.
Ormai la deserta via
è un fiume d’impregnate carte
le scomposte promesse
che svaniscono nella gelida acqua
di uno sconfinato oceano.
Infierisce la bufera
quando una inesorabile folgore
scheggia e infiamma
anche l’ombroso albero
che aveva udito i nostri sogni.
Subito un frastornante silenzio
si propaga impassibile
nell’imperante buio
sconvolgendo per sempre
l’ultimo pensiero d’amore a lei.
21.04.2011 CIRO SORRENTINO
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