Lo sguardo incantato
Chi sei?
Chi sei, tu, o sogno misterioso
che mi hai proiettato in altra vita:
e non son più ciò che prima non ero?
Lo sguardo incantato ora tende la mano
alla vita gioiosa e festante del cielo
tinto d’immenso profondo e di blu.
Volo così più in alto e lontano
al sole lo sguardo rivolgo sereno
che ingraziante mi tende la mano
così da capir che lo devo osservare.
Gli occhi dal pianto ora sono frementi
sfidando bagliori infuocati e lesivi;
e come d’incanto s’imbocca la via
fermo restando a scrutare per ore
anche se il dì sta lì
in mezzeria.
Giungo lontano fino alle macchie
e addirittura alla granulazione;
l’osservo così per giorni e per anni
conforme ai colori elargiti all’immenso
con gli occhi che mai subiscono danni.
– E’ un percorso
This entry was posted on giovedì, marzo 17th, 2011 at 08:39 and is filed under poesie personali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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