SCRUTANDO IL CIELO
Nell’oscuro e siderale orizzonte,
scalpitante e lesta si diffonde
un’incancellabile essenza,
l’armonioso respiro
sul noioso istante.
Ora il pensiero erompe inseguendo
ritagli delle frementi lacrime,
ma nel sussulto si infrange
sugli ambigui confini
del misero tempo.
In siffatte estenuanti atmosfere
inquieta utopia è la memoria,
indeterminabile visione
oscillante nel vespro
tra penose ombre.
Nondimeno nuova luce s’espande
nella palpitante esultanza,
quasi estrema richiesta
contro l’amara realtà
degli infranti sogni.
10.02.2011 Ciro Sorrentino
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