LA STANZA DEI RICORDI
Nella quiete di una dimenticata sala
echeggia
una melodia di tempi andati,
e le perdute memorie
riaffiorano
come intarsi di un caro mosaico.
Da un iridescente altrove
giungono
fluttuanti ed armoniose note,
ma gli avvolgenti ritmi
si perdono
nell’istante del dissolto incanto.
Ora un rivolo di silenziose lacrime
scopre
l’inconsistente realtà,
mentre un lento ed avverso sipario
oscura
il desolato pensiero.
Anche l’ultimo delicato ricordo
s’infrange,
fragile e riarso cristallo,
e il perduto attimo
rovina
nel quotidiano tedio.
E se il temuto nulla
osteggia
il presente abbandono,
solo le vissute emozioni
volano
oltre l’asfissiante oblio.
09.12.2010 Ciro Sorrentino
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