dicembre 2, 2010 - Posted by Ciro Sorrentino
Allorché il raggiro della vita,
nell’infido passaggio del tempo,
incunea
aberranti e irriducibili pause,
una greve ed ostile assurdità
spinge,
il noioso ed irrevocabile sgomento,
nel rischioso confine dell’inconsistenza.
La vincolante incrinatura,
quale confuso rimando,
muove
nebbiose e fatue immagini,
mentre l’inesprimibile sconcerto
contraddice
i segreti pensieri,
nei limiti di agghiaccianti tensioni.
Mestamente nelle sinistre crepe,
delle dissolte chimere,
si perde
una lacera realtà,
e l’imminente nulla
moltiplica
il tedio delle avvilenti delusioni,
nell’inquietudine irreale dell’io.
L’evanescenza della volontà,
nel convulso declino,
espande
un opprimente ed oscuro ristagno,
e, nell’ossessionante desolazione,
scopre
l’impietosa provvisorietà
del quotidiano tempo.
Nel grigiore dell’ambigua fortuna,
l’inerte e rovinoso abbandono
disorienta
le vagheggiate scelte,
e il radicale distacco
addensa
fosche nubi,
sull’infinito precipizio del silenzio.
Irriducibili dissociazioni,
come profani squilibri,
delineano
l’inconsistenza del vivere,
e, nei distorti frammenti del presente,
mostrano
una terribile assenza,
l’impossibilità ad essere.
Ogni fiduciosa attesa
nell’insopportabile niente,
impietrisce
la sfibrata e frantumata realtà,
e l’inconcepibile squarcio
reitera
l’oscuro ed intricato nulla,
l’inarrestabile e gravoso distacco.
02.12.2010 Ciro Sorrentino
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