VICINO AL VECCHIO MULINO .
I CIPRESSI , LA NOTTE ,
LE OMBRE E LE CASE ABBANDONATE
DISCORRONO SILENTI COME LA LUNA ,
IN QUEL FUGACE SPAZIO DI TEMPO
LONTANO DALLE NECROPOLI GRIGIE
IMMERSE NEL LAGO GRIGIO
SCORGO SPUNTARE LE TIMIDE STELLE .
MI RITROVO ACCANTO AL FIUME ,
AI PIEDI DELLA GRANDE QUERCIA
PROSSIMA A VESTIRSI DI NUOVO
VICINO AL VECCHIO MULINO ,
IN QUESTA SILENZIOSITA’ LIBERATRICE
ESCO DA UNA CELLA BUIA E OSSESSIVA ,
IL CIELO NON E’ PIU’ UNA CAPPA DI PIOMBO
MA UN CAMPO IN CUI CI SI PUO’ PERDERE GLI OCCHI .
LE MIE GIORNATE E LE MIE SERE TRASCORRONO
IN PACE COME IL FIUME DALLE ACQUE CHIARE ,
MI RITROVO ACCANTO AL FIUME
AI PIEDI DELLA GRANDE QUERCIA
PROSSIMA AD UNA DELLE TANTE MORTI
VICINO AL VECCHIO MULINO ,
QUEL FILTRARSI E MESCOLARSI DI TENERI LUCI
INVADONO L’ ANIMA E NEL LORO MAGICO GIOCO
SI POSSONO INTRAVEDERE SPERANZE ETERNE
CHE MI FANNO SOGNARE ,
NELLA LUCE E NEL BUIO SCOPRO VERDI TESORI
CHE MAI SCOMPARIRANNO DAL MIO CUORE ,
NEL GERMOGLIO DI FORESTE D’ ALBERI FINALMENTE
MI RIVEDO BAMBINO ! .
CARMELO FERRE’.. 27/11/1983
giamacista Scrive:
sono molto belle queste poesie moderne, innovative come un nuovo stile che si distacca da quello vecchio antico
scusa se non ti ho risposto ai commenti che mi hai fatto
sono un pò taciturno di questi tempi non parlo molto con con la gente