AMARTI E POI……
AMARE QUALCUNO PIU’ DELLA PROPRIA VITA ,
LOTTANDO CONTRO TUTTI ,
DI CHI MI DICEVA COSA VERAMENTE ERI ,
NON ME N’ E’ IMPORTATO NULLA
E SONO ARRIVATO AL LIMITE
DELLA FORZA DEL MIO AMORE :
ESSERE FELICE DI AMARTI E POI ….
E POI SPROFONDARE NEI PIU’
LUGUBRI DEI MIEI PENSIERI ,
ESSERE DISPERATO MENTRE GUARDO
CON INFINITO AMORE I TUOI
TRISTI OCCHI BAGNATI ;
E MI ACCORGO CHE STO SOLO
FACENDO UN BUCO NELL’ ACQUA .
MI ACCORGO CHE STO SBAGLIANDO
MA NON POSSO FARCI NIENTE
PERCHE’ IO AMO SOLO TE E
SOLO A TE VOGLIO DARE
IL MIO AMORE ,
A TE CHE LO RIFIUTI ,
E SOFFRO PER TE…..
E SEGUITO INCOSCIAMENTE
A DISPERARMI NEL TUO SGUARDO
RIPENSANDO A GIORNI LONTANI ,
AI NOSTRI PIU’ BELLI GIORNI…..
MA ORA MENTRE GUARDO TE
MI DOMANDO PERCHE’ SOFFRIRE ,
E NON SO PIU’ SE FACCIO BENE
A DIRTI CHE TI AMO ANCORA .
E CERCO AFFANNOSAMENTE LA VITA ,
LA VITA SPENSIERATA ,
QUELLA DI UNA VOLTA VISSUTA
FRA LE TUE BRACCIA ,
HO CAPITO HO SBAGLIATO
AD AMARTI INTENSAMENTE ,
TU SOFFRI PERCHE’ IO TI AMO ,
PERCHE’ SAI DI NON AMARMI ;
SCRUTO NEI TUOI OCCHI E
CI VEDO RISPECCHIATA LA TRISTEZZA
E LA VERITA’ DI CIO’ CHE NON SENTI
E IO NON HO FATTO CHE SPRECARE
TEMPO E PAROLE PER DIRTI TI AMO…..
MA ORA CERCO ME STESSO PER
CONTINUARE A VIVERE SOFFRENDO
NELLA SPERANZA CHE UN GIORNO TU
TROVERAI NASCOSTO NELLE PIEGHE
DEL CUORE UN PO’ D’ AMORE A
QUESTA MIA ANIMA ILLUSA ……….
CARMELO ….1970
Ciro Sorrentino Scrive:
Caro amico, c’è una profondità psicologica autentica in questi tuoi versi, “MI DOMANDO PERCHE’ SOFFRIRE ,
E NON SO PIU’ SE FACCIO BENE
A DIRTI CHE TI AMO ANCORA”.
Ma soprattutto c’è un’ispirazione che si scioglie nella metrica del verso, con speciale assonanza.
E questa genialità, che è solo di pochi eletti, va davvero salvaguardata dalla banalità di quanti banalizzano la poesia, stemperandola in accozzaglia di parole rimate senza senso su aspetti più o meno appartenenti alla quotidianità.
Veramente potente il suddetto luogo poetico che riesce a rendere in poesia la più dolente delle verità: quella dell’uomo solo e disaiutato, tradito anche dall’amore.
E cosa resta se non il dubbio amletico, che poi è la sola unica via per la salvezza dalla miseria di una vita senza gioia?
Forse solo la costruzione di un sogno privato e delicato, proiettato nella dimensione magica di un mondo leggendario, quello della dolce e benevola illusione che va ancora credere nella vita, donandoci momenti emozionanti e suggestivi: la magnificenza della poesia.
Bravo, Carmelo.
A presto, ciro Sorrentino.