Vissi di solo pane.
Vissi di sol pane.
Di sol pane ebbi a vivere e quanto dolore
nel mancar di godere di un amore angelico
e quante tremolanti paure in tal
maledetta ancestrale ignominia.
Che crudele tal destino tanto austero
quanto mutevole e scarno di gioie
ebbi per sua colpa a dover vivere,
colpì ciò che di più caro volle essere
nella mia esistenza, e che dire di un’anima
incapace di svolgere le sue più semplici
incombenze di rallegrare e felicitare i momenti
di vita mia senza indugi e perplessità.
Che tu sia maledetta e per sempre prigioniera
nel mio corpo ormai diretto verso un oscuro
oblio in una esistenza effimera e rivolta verso
una eternità tanto insensibile quanto succinta.
Raffaele Feola.
This entry was posted on martedì, aprile 18th, 2023 at 15:33 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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