Turpiloquio.

Turpiloquio.

 

Son pragmatico ed è veemente
il mio umore innanzi a tali
fecondi idiozie, pingue di folli
esasperanti concetti detti con
balbettii e sconci linguaggi, ahimè.

 

Racconto quel che non so e vacilla
la mirabile frenesia del dire e fare,
ma che biasimevole intento, che farsa,
io sono lontano e assente e chi mi
percuote altri non è che la fatalità.

 

Che pensieri malconci e pomposi,
il vecchio muore, ma la vita avanza
fra ruderi di esseri mesti e corrotti e
depongono fra lastre di lucidi marmi
quel che resta di infinite esistenze.

 

La ruota della vita mi è parsa ferma,
e non propaga più l’alternarsi
dell’ iniquo e del sensato, che tenace
la follia nella mente di un cultore di
un ignobile e mistificante realismo.

Raffaele Feola Balsamo.

This entry was posted on giovedì, novembre 26th, 2020 at 18:11 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Post a Comment




Security Code: