Che favola la vita.
Che favola la vita.
Ebbi uggia e fra vari fremiti,
i grandi e potenti uomini
vilmente mi adombrarono
con disordinata saccenza.
Certo son fragile, ma volli
seppur con sincero fine,
gustare ciò che di me il fato
ebbe a donarmi come sorte.
Illusorio e fatiscente il mio
pianto, volli essere poeta e
narrare, no amici non servi’
non ero tale, ma solo frugale.
Che storia, ho cercato nei punti
più alti sogni e auspici, ma è
tutto perennemente uguale, che
fiaba la vita è i suoi neri elfi.
Raffaele Feola Balsamo.
This entry was posted on mercoledì, novembre 18th, 2020 at 14:53 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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