Padre // DALLA RACCOLTA “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Neri uccelli si affollavano intorno
colorando il tuo cuore
di nera tristezza.
Così restavi bloccato allo stagno
nel respiro di piombo
della malvagia gente.
Non conoscevi soffi d’amore –
eri miseramente solo
tra lupi affamati.
Le tue carni sfamavano i corvi
tra respiri di morte
nel sinistro cielo.
Tristemente richiudevi gli occhi –
illividiva il tuo sangue
su lame d’invidia.
Eri del tutto rassegnato alla morte
quando la bianca Colomba
ti donò ulivo e pace.
22.04.2019 Ciro Sorrentino
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