Notte Buia.


Notte buia.

Incantevole notte sopraffattrice
di delizie, e proficua di meste ombre
lagnanti da stridenti rantolii,
io pavento il silenzioso buio delle mie
stelle che tanto resero felice i miei pensieri.

Angustia il mio cuore perplesso,
e ferito da ignobili spine,
deprimenti e dolorose,
come colpi di daghe
inferti senza timore alcuno
ad un’ anima sofferente e in fin di vita,
che tu sia maledetta notte infame.

Solenne delizia degli ingrati
dall’oscuro mantello che nel suo
avvolgersi tutto sopprime
e rende i mortali erranti
e furibondi ricoperti
dal tuo malsano odore,
e dalla tua conturbante seduzione.

No, i latitanti affetti non son
degni di abbracci
ne di leggiadre scene d’amore,
non torneranno piu’, loro
vili e codardi, son solo ricordi nefasti.

Raffaele Feola Balsamo.

This entry was posted on mercoledì, febbraio 28th, 2018 at 15:48 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

3 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    “…io pavento il silenzioso buio delle mie stelle che tanto resero felice i miei pensieri”: bellissima l’immagine della quiete interiore provata fissando il cuore pulsante e parlante delle “stelle”.
    Eppure, a questa raffigurazione di straordinaria delicatezza, subito si contrappone la nerezza di un tempo che avanza imperturbabile, nella sua gelida indifferenza.
    Così, alla coscienza di chi sa vedere ciò che si cela dietro le “meste ombre”, a chi sa riconoscere, negli “stridenti rantolii”, lo squallore di un presente ambiguo non rimane altro che lo sgomento e un’angoscia infinita.
    Il presente si mostra al poeta come una “Notte buia”, come una tempo che incenerisce le speranze, scaraventando i sogni nelle langhe solitarie di una terra desertificata e piena di rovi.
    Si tratta, allora, di un mondo di “mortali erranti”, di misere creature che vanno senza meta, storditi e confusi, avvolti da un silenzio che è assenza di memorie felici.
    Dunque, nemmeno i ricordi si salvano dal “malsano odore” della notte che, nella sua “conturbante seduzione”, si svela essere l’equivalente della morte.
    Tutto finisce sinistramente in un vorticoso fluire degli eventi: gli affetti sono stati ridotti dalla storia ad un accumulo “ricordi nefasti”, e sono ricordi tanto più dolorosi perché non possono essere rianimati nella consistenza umana…, in un abbraccio o nella stretta di mano delle persone amate e ormai in viaggio per altre vie, nel loro Altrove.
    A presto, fratello.
    Ciro Sorrentino

    ... on July febbraio 28th, 2018
  2. Ciro Sorrentino Scrive:

    Post Scriptum
    Versi che scorrono fluidi, che commuovono il lettore attento alle sottili metafore sotto cui si libera la creatività poetica del grande poeta.

    ... on July febbraio 28th, 2018
  3. Feola Raffaele Scrive:

    Io nel ringraziarti dico mio caro fratello che grazie al mio ( TU )maestro ho imparato qualcosa della difficile arte dello scrivere e raccontare, spesso della nostra vita.
    Tu sei il mio mecenate, il mio maestro e se cio’ che scrivo piace solo a uno lo devo a te, senza remore o false frasi ti dico che tu per me hai fatto piu’ dei miei medici….mi hai donato fiducia in qualcosa,,,qualcosa di importante. Ti voglio molto bene per quessto ed altro fratello mio, Tvbt Raffaele Feola

    ... on July febbraio 28th, 2018

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