ROSA DI VELLUTO – dalla raccolta “A Sylvia Plath”

Mia Naiàde, che tutto riempi

d’eterno candore,

sii la sorgente

che onde schizza

sui lunghi filari degli oscuri pini.

 

Come lame taglienti le tue mani

aprano le tele di ragno

quando s’increspano

per celare la vertigine

e le velenose cattedrali di tenebre.

 

Il tuo fresco e nudo chiarore

scheggi l’elmo del buio,

il tremendo silenzio

che riempie le fenditure

di questa abbandonata stanza.

 

Il cuore della tua rosa di velluto

sia la diamantina sfera

che dissolve la notte –

orribile delirante tela

che i semi di luce non sopporta.

 

26.01.2018 Ciro Sorrentino

This entry was posted on venerdì, gennaio 26th, 2018 at 22:43 and is filed under Poesie D'Amore, Poesie D'Autore, poesie personali, Poesie sui Sogni, Poesie sul Silenzio, Poesie sulla Vita, Poesie Varie, Storie e Fiabe. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Raffaele Feola Scrive:

    Il buio ed il silenzio sconfitti dalla Naiade vincitrcice sul buio angustiante, e nulla può
    costui contro Colei che illumina la notte nemica della luce. Molto bello il paragone dei semi di luce sulla delirante tela. Grandissimo Ciro. Un abbraccio forte. RAFFAELE

    ... on July gennaio 28th, 2018

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