COME UNO STRANIERO …
Sembra ieri ,
50 anni sono volati via
come un vento che spazza
e tutto cancella ,
sembra ieri che sei partito e oggi sei tornato
dopo 50 anni nella tua terra nativa ,
non sei più un ragazzino ,
ora sei solo un vecchio
che cammini a stento sulla
vecchia strada che porta al paese ,
con una vecchia e leggera valigia di cartone sei partito
e con una nuova pesante valigia sei tornato .
Nessuno si ricorda di te ,
ma tu ricordi bene il farmacista
che vecchio anche lui è rimasto
con la figlia a gestire una farmacia decadente ,
come bene ricordi il fabbro e suo figlio Nino
che stanno ancora li in quella topaia
che odorava e odora ancora di asini e cavalli ,
la vecchia salumeria non è cambiata
stessa insegna e stessa serranda arrugginita ,
anzi solo una cosa è cambiata vedendo lei ,
ti ricordi di una ragazzina tutta magra
che tanto ti faceva sognare
ora è una bellissima donna di 45anni con prole
sposata con il figlio dell’ oste .
Cammini un po’ zoppicando
e quella valigia si fa sempre più pesante
mentre la gente del paese ti guarda
e nessuno ti riconosce ,
anche i vecchi amici che incontri
non ti guardano neanche ,
qualcuno bisbiglia “” Povero vecchio ,
chissà chi è , forse cerca qualcuno del paese “”.
Capisci che per loro tu sei un estraneo ,
vorresti gridare forte il tuo nome ,
che sei tornato per morire nella tua terra
e che ricordi ogni giorno della tua infanzia ,
gli amici e quelli che sono ancora vivi ,
ma un nodo in gola blocca la tua voce ,
vorresti dire a loro che dopo 50 anni
di duro lavoro in una miniera di una terra straniera
non ti ha fatto dimenticare la tua terra nativa
e che ora sei tornato , che sei vivo , che sei solo e vecchio ,
ora …sei solo uno straniero tra stranieri
che assapori l’ aria di casa tua come uno straniero .