Che strani esseri.
Che strani esseri.
Tal color di morte s’annida su gote olivastri,
e gli occhi di un verde smeraldo son ora
opachi e saturi di paura, che orrore.
Le malcelate e inefficaci ombre,
stese e silenziose ora son erte e si alzano
dal suolo lasciando il mio corpo solo e
pervaso da una smaniosa incertezza.
L’anima mia spaventata si tormenta
nel sentire insoliti esseri che
imperterriti odiano l’amore e coloro che
al chiar di luna sciupano abbracci e baci
e vaghe promesse in una strana eternità.
Che il Buon Dio abbia sentore e faccia
promesse a chi ama e spera nella vita eterna,
ma tutto e cosparso di velleitarie promesse
e le ombre ritirino il loro triste presagio,ormai
siamo nell’obbrobrio di una vita ingannevole.
Raffaele Feola Balsamo.
This entry was posted on giovedì, giugno 29th, 2017 at 15:30 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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