Quante sconfitte.

Quante sconfitte.

Svolazzo gongolante
fra mille delizie
senza tempo ed effimeri
pensieri vuoti,
persi nell’infinito siderale
e gli eterni fragori di vane
gaiezze logorroiche e cadenti,
mi perseguitano come vecchi
sogni dispersi e mai cercati,
ma son sereno,
son solo stelle cadenti
ed ognuna porta con se
vecchie speranze
di strani e vani idilli.

Ma non temere amore,
com’è tutto così strano
e impertinente
questo sacrilegio che chiamai vita,
e quanti sorrisi amari
e saggi mi donasti,
con curata e folle saggezza.

Sul mio cuore ho messo
una tacca per ogni sconfitta,
e la mia daga è stanca di lottare
ed è lacerante il suo lamento,
perdona ma non sfigurare
più il mio animo, sono stanco,
ma so che è disprezzabile la mia
ormai perpetua rassegnazione.

Raffaele Feola Balsamo

This entry was posted on venerdì, giugno 9th, 2017 at 21:22 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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