Il cielo.
Il cielo.
Tu non devi esser certo
che la vita è malinconica,
e il cielo rende oppressi,
io non credo e non voglio
lo sbuffo di un affanno,
vorrei brama e languore,
pioggia e vento,
freddo e caldo,
capire e non sapere,
voci e silenzi, e poi
la confortante eternità.
Non amo il sapere e verità,
solo un’arida rettitudine
e una brulla saggezza,
nell’afferrare le arguzie
che animano gli inganni
giunti da un lontano pianeta,
chiamato terra,
ricco di frutti sempre agri,
e alberi alti e senza foglie.
Che alienante cercare
ciò che già possediamo,
tutto fugge via,
la vita vive e giace
fra mille torpori,
e la follia dell’esser
infligge ansie e strani
inutili dolori.
alle frenetiche anime.
Raffaele Feola Balsamo.
This entry was posted on venerdì, ottobre 28th, 2016 at 22:28 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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