L’esodo.
L’esodo.
Il cuneo di esseri fruscianti
lascia ciò che non piace,
uccelli ordinati e decisi
la cui meta è nota ma non si sa.
Luce e luce,
addio freddo,
la marcia è lunga,
ma torneranno.
Son io che son solo
e loro son tanti,
e son io che
non potrò non andare,
ma la mia donna
carezzerà il mio volto
ed io appoggerò il mio capo
sulla sua spalla
e poi..poi …
L’attesa di quegli assurdi
pensieri mi fanno
vivo e morto,
ma che fare se non piegarsi
e fremere nella vana attesa.
Raffaele Feola
This entry was posted on sabato, ottobre 15th, 2016 at 15:49 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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