Che farsa.
Che farsa
Vecchie ciabatte e lustrini d’oro,
che assonanza con la tua vita,
passati pensieri e nuovi ricordi.
Il passero scorge il piccolo
verme e veloce lo ghermisce,
il girasole affranto,
volta il capo
e guarda il sole,
io assisto con indifferenza
all’addio di un anima.
Forse domattina il sole tramonta
e a sera i suoi raggi saranno
veementi e le stelle fuggiranno,
che disastro il tempo è cambiato,
non esistono le mezze stagioni,
e il giorno e la notte
han fatto pasticcio,
dai sorridi
parte l’ultimo treno
e non siamo ancora desti.
Raffaele Feola.
This entry was posted on venerdì, ottobre 7th, 2016 at 17:30 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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