Torbida acqua.
Torbida acqua
Con gli occhi chiusi
e con un complice irreale
e silenzioso la mia mente vaga
fra mille e mille pensieri,
a volte sublimi a volte torbidi,
come l’acqua del ruscello
che in tempi remoti correa copiosa,
felice e tinta di blu,di tanto in tanto
lambiccando la sponda rubava un fiore
colorato e consenziente, quasi grato per
quell’inaspettato viaggio.
Ora le sue scarne acque scorrono
lente e grigie,
strani malinconici oggetti
colorati e dalle infinite forme
riempiono il suo percorso
irritando la sua purezza,
testimoni silenti dell’umana presenza.
Gorgoglii e piccoli vortici
spingono all’insù macchie gialle
e variopinte, e le interminabili bolle
dalle insane virtù adescano
gli ignari abitanti delle sue moribonde acque
rubandone la vita fra lente agonie e
tristi rassegnazioni.
Quanti ricordi e quanti viaggi
nel mondo che non c’è più
hanno percorso i nostri cuori adagiati
sulle sponde dell’azzurro
fiume, quel che resta è solo
un torvo sentore di infinita tristezza.
L’addio è stato meno crudele
dei rimpianti e la complice acqua agonizza
insieme ai miei sogni infranti,
essi seguono il suo mortificante percorso
trascinando con essa quel che resta
di un amore perduto.
Raffaele Feola.