“Orrore” Dal libro “L’essere è poesia

Una striscia

là dove c’è la guerra

un popolo senza stato

e senza terra.

Una striscia contesa

con la vita sempre più tesa

da migliaia di generazioni

senza una ragione.

I bimbi corrono e piangono senza sapere

dove saranno quando sarà sera.

Lo sguardo speranzoso lassù

pregano che null’altro venga giù.

Accovacciati sotto le stelle

con i brividi sulla pelle.

Piangono, e alcuni non sapranno mai il perché

di uno stato sempre in guerra, e senza un re.

Qualcuno lo saprà il giorno dopo

cercando i loro amici poco a poco.

Sparsa in quella terra contestata

la loro innocenza dilaniata.

Un bimbo spaventato chiede aiuto

succede tutto in un minuto;

un uomo lo prende e lo rincuora

piccolo “dice” non posso aiutarti ora.

Il bimbo stupito vede

l’uomo imbottito

lo guarda negli occhi con commozione

l’uomo gli dice non so la ragione.

Tu bimbo, cerca un riparo isolato

poiché questo luogo è minacciato.

L’uomo si avvia con sguardo assente

a portare la morte alla povera gente

un tocco di dito e l’uomo

è svanito.

Con un boato in cielo è volato

con tanto rumore

lasciando per terra

soltanto terrore.

This entry was posted on sabato, aprile 24th, 2010 at 12:42 and is filed under Articoli, Poesie Varie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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