Un arido passato.
Un arido passato.
Io penso che di nulla ebbi pensieri
ne di morte ne di vita,
ma che limpida l’esistenza
egregia e forsennata,
ella scorre con amabile torpore
fra vani e focosi abbracci,
sfuggiti con scaltrezza
da un sfiorito e arido passato.
Tu oscurità mia devota compagna,
deponi le tue armi e sii benevola
con i racconti frivoli di strane esistenze,
narrati con i suoni di mille cetre,
perdona le negligenze dei fatui animi
e tramuta in aggraziate le offese
delle esecrabili velleità,
o mai più la perla nascerà
nella stanca e vezzosa ostrica.
Raffaele Feola.
This entry was posted on lunedì, settembre 14th, 2015 at 23:00 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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