L’avverso fato.


L’avverso fato.

Si che tanto t’amo amor mio,
ma come l’ultimo degli spergiuri,
mi arranco fra strane filastrocche
e stinti colori camuffati
da dolci esteriorità fasulle.

E come il sogno di uno strano sogno,
affliggo ciò che mi pare esilarante
e mi sento pervaso
solo da un pungente e infausto
sentore di folle pazzia.

Tempo fa spezzai
il mio inflessibile cuore
e ne versai gli sfilacciati lembi
in un grande prato nero,
privo di colori
e dai volubili tramonti.

Vani sono i soffi convulsi
di coloro che mi amano,
il mio abbietto fato aspira
ad un arcano destino,
ma non temo più la morte,
ma solo il suo dolente ghigno.

Raffaele Feola

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This entry was posted on venerdì, giugno 12th, 2015 at 21:14 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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