Che Eloquenza.
Che eloquenza.
Infelice e mutevole creato,
quanto languido e fervido
retaggio nelle tue promesse,
ineffabile estasi di un delirio
impeccabile ma laconico,
spesso le trame del destino
traggono virtù e amore
dall’ingrata e austera vita.
Che eloquenza il perdono,
che eloquenza i mille oltraggi,
che eloquenza l’indifferente mondo,
quanto facondia nel freddo sole
della sua eterna e cinica eclissi.
Oh esseri senz’anima voi dissipate
amore e incanti nei mille attimi
di una breve esistenza.
Nessuna clemenza per coloro
che son soppressori di speranze,
e nessun silenzio potrà mai raccontar
ciò che il mio cuore urla
in un desolante dissacrante turpiloquio
al sorgere di un nuovo inutile giorno.
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This entry was posted on domenica, aprile 5th, 2015 at 13:19 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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