Quante lacrime.

Quante lacrime.

Mio Dio quanti pianti e turbini impetuosi,
e quanti rammarichi e rimorsi incupirono
le parole che ebbi a scrivere su quel
muro a colei che tanto amai, “per sempre”.

Poter dire e confabulare col mio cuore
avverso ed incapace ad esser schietto,
no no mai potei accettare costui
che mai assecondò i miei sogni
di essere fiducioso e con la mano nella mano
affrontare deciso il mio destino.

Dolore e dolore, non falsità solo dolore.
volli amarti e non ebbi
che uno spietato avverso abbraccio
avvolto in un futile scroscio
di una pioggia di mille superflue lacrime.

Raffaele Feola

This entry was posted on giovedì, gennaio 22nd, 2015 at 20:24 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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