SPIGHE D’AMORE
Non indugiare ancora
nell’oscura palude
dei pensieri che vanno
nei sentimenti oltraggiati.
Sciogliti dalle catene
dei sottili ricordi
che ti urtano nel fango
dove aspettano viscidi i vermi.
Seguimi, giovane anima,
abbandona le zavorre
– fardelli di piombo –
e apri le ali di vivace farfalla.
Allunga i tuoi passi,
presto sentirai la voglia
di raggiungere me
che ne compio tre per volta.
Non attardarti sui sentieri
persi nel bosco,
sul verde pianoro,
l’alato Pegaso ci attende.
Fidati e dammi la mano,
ti aiuterò a salire
sul cavallo che va
agli eterni universi infiniti.
Tra quelle vergini terre
si slanciano rossi i rami
– spighe d’amore –
che nessun altro può sfiorare.
Lassù s’apriranno i sogni,
ignoti boccioli,
che nel sangue d’alloro
vinceranno la vastità bruciata.
23.09.2014 Ciro Sorrentino
Piccola Tsunami Scrive:
Che bella…..