Il mio approdo.

Il mio approdo.

La mia dolce sera
senza vento e tanta sapidità,
e le stelle indugiano complici
dell’evento incomparabile,
quello della tua promessa d’amore.

Cerco un porto sicuro ora che
la bufera incollerita rende
insicuro il mio navigare,
ma nel buio della notte seguo
la Stella Polare, ella non mi lascerà.

Quanto dire silente
nel tuo sguardo tranquillo,
forte delle tenebre ti celi
misteriosa e saccente nell’incerto
folle sentimento quieto ed esoterico.

Che mondo dissennato il nostro,
quanto lascivo è il fruire
dell’anima nel corpo freddo
cosparso di un duro involucro
e a che vale il foraterra per attenuare.

Suona musica sii convincente
questa mia vita folleggia e angustia
e non voglio esserci il giorno del Giudizio
è troppo lontano, sii generosa
portami lontano non voglio esistere.

Quiete ombre nelle strane notti,
dense di note e sobrie presenze,
gli affanni dell’anima resistono con stoicità
alle eroiche erosioni delle angosce
angustianti e invogliano l’inizio della vita.

.

This entry was posted on venerdì, settembre 19th, 2014 at 21:35 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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