Che peccato, la vita.

Che peccato, la vita.

Il filo di Arianna, ho seguito tal percorso
ma che strano amico mio, ho fugato anche
l’anima, ma che faccio ripercorro o fermo
tempo e morte, che folli pensieri.

Quanta eroicità se fuggo, ma non voglio
forse son pavido, ma che arguzia,
ho spinto il cuore a destra e lo spirito in là,
ma non ho passione solo rabbia e pallore.

Siamo soli e nulla più, che ridere non è vero,
ho l’immagine sacra di un uomo con una grande
luce tonda sul capo, certo la foto è sbiadita
e pur funziona, bagliore tanto, già son più brioso.

Dai vita spingi e godi, non rubare tempo al tempo
sai ciò è peccato ma tu non reclamare equità,
è tutto un inganno, siamo frivoli e viviamo
quanto basta nulla di più, però che gran dolenza.

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This entry was posted on domenica, agosto 31st, 2014 at 20:04 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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