Insurrezioni

È da molto che spendo
i miei giorni tra ragne di buio
in fuga dal mio rinchiuso
come una volta, domani,
seguirò una rotta solare,
occhi schivi di donna
estranei mi fisseranno
trapassandomi il cuore.
Ossigenato dai giardini
dei cortili circostanti
invasivo mi giungerà l’olezzo
che si diffonde dai fioriti
tralci protesi oltre
le infocate ringhiere.
Su seccata redola
l’orma dei miei passi
dirà che di lì muto
un uomo randagio è passato
avvisterò qualche famelico
passero che al dispiegarsi
della mia ombra silente
prudente spiccherà in volo.
Grigioverde muraiola
immota in oziosa postazione
defilarsi vedrò poi spaventata
per il brullo muro crepato
alla ricerca di un latibolo
fidato che tutta l’accolga
riparandola dal rischio
di un accadimento temuto.
Domani, occhiate furtive
lancerò a cartelloni ingialliti
delle ultime elezioni comunali
sedotto dal fragrante richiamo
di una tazza di caffè spumoso
stanco mi fermerò in un bar
a contare i gelati che si sciolgono
tra le mani accaldate di bambini
avvampati accorsi in frotte
dal popoloso rione vicino.
Domani sarà un trasgredire!
L’innesco di un moto riottoso
avvierà una rivolta covata,
capovolgerò le mie malinconie
ad un’insurrezione aderirà
questo cuore orfano di sole
e di oscurità prigioniero.
In un mondo di piccole cose
travolto da un’ondata di vita
altro per un giorno sarò
meravigliando me stesso!

This entry was posted on mercoledì, luglio 9th, 2014 at 15:02 and is filed under poesie personali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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