Follia
Follia
Quanto silenzio può esserci
in un concitato racconto d’amore.
Il lento e ripetitivo fluire dell’acqua
allevia e rinfranca piante e bestie
e il suo scroscio
rimembra i tristi ricordi,
con vigore pigio i pugni sul cuore
e con il viso rivolto all’insù
scaccio gli ignari abbracci
di un destino lacero e sepolto
dai deflussi di una vita
becera e cupamente incerta.
Ho ucciso l’anima,
il cielo è nero,
gli sciacalli attendono ansiosi
indifferenti dei miei
ansimanti respiri,
che dire tu non sei
ed io son solo e in agonia.
Gli scalpitanti cavalli bianchi
traghettatori ignari
nel mondo che non c’è,
attendono irrequieti
l’inizio del grande viaggio,
l’ansia annienta la quiete
e irretisce la follia
che disfa e poi fugge
nell’ancor silenzio
di una vita dismessa.