Illuso
Gentil donna che d’ombra
io vissi per tua colpa,
a nulla valse il riscatto
di un rimpianto mai sopito
con mercenari affetti.
Amara fu l’essenza che
inumidiva il tuo beffardo
cuore di amante sediziosa,
fosti di me incurante,
io che volli celebrare
con nobili intenti un
affetto sorto solo per te.
Che dir anima mia,
tutto ciò fu folle smania
e ingenua amabilità,
son pavido e timido,
ed altro non avrò che
un tormento silenzioso,
spesso ciò che lusinga
è dolenza, ma tutto ha fine,
il triste fare si conclude
e porta al sereno silenzio.
Mai ebbi sentore
che tal veri affetti
furono scossi e deturpati
da ipocriti voleri
e da ferite umettate
da copiosi zampilli di fluidi
dal rosso colore, addio
mio denigrante amore.
This entry was posted on mercoledì, febbraio 19th, 2014 at 15:42 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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