La stella cadente
E giunta una nuova angoscia,
è il nuovo giorno con le sue
insensate e vane prospettive,
ho visto una stella ruzzolare
in un campo di erbaccia,
il cielo vuole riaverla,
peccato non ho
espresso un desiderio,
fa niente, tanto è fiaccata
dalle eterne e continue suppliche.
Mi è parso di possedere
un balenio di rimembranze,
persone note e amate
che mi porgono fiori e carezze,
che languore,
ma il fine è bramoso d’ altro,
forse benevolenza, non so,
mi dileguo con solerzia,
riassesto mente e corpo,
i pensieri cattivi
si allontanano veloci,
l’anima vive e pungola il cuore
egli non deve smettere di pulsare.
Elaboro per mettere ordine
nella mente e nel pensare,
ma è complicato e arduo,
chi vuol difendermi?
Forse tu vita scialba e pallida,
o tu demotivante inedia,
datemi qualcosa solo un poco,
ed io resto con soddisfacimento.
Ciro Sorrentino Scrive:
IL POETA SENTE IL DISAGIO DEI GIORNI CHE SI SUSSEGUONO MONOTONI E PIATTI, AVVERTE L’IMPALPABILITÀ DEI SOGNI CHE PRECIPITANO SULLA STERILE TERRA, COME LUCCIOLE DEL CIELO CHE SI SPENGONO SENZA POTER REALIZZARE IL DESIDERIO DI NESSUNO.
IL NULLA…, L’ASSENZA DI UN CIELO CHE POSSA DARE SPERANZA E FIDUCIA, O QUANTOMENO UN SEGNO MIRACOLOSO.
NIENTE SOLLEVA L’ANIMO DAL TORMENTO, NEMMENO IL RICORDO DEGLI AFFETTI ORMAI SFUMATI NELLE ZONE DI UNA COSCIENZA TORMENTATA DAL PESO SCHIACCIANTE DELLA REALTÀ CHE INEVITABILMENTE FAGOCITA E DIVORA PENSIERI E ASPETTATIVE DI UN FUTURO DIVERSO.
QUEL CHE RESTA AL POETA È L’ULTIMO FRANTUMO DI UNA VOLONTÀ CHE NON VUOLE E NON PUÒ CEDERE, LO SLANCIO O IL SOFFIO PRIMIGENIO CHE ANCORA CERCA UN APPIGLIO, UN PORTO SICURO DOVE ORMEGGIARE LA NAVE E RIPOSARE DOPO IL LUNGO E TORMENTATO VIAGGIO.
Ti abbraccio, fratello.
Ciro Sorrentino
Feola Raffaele Scrive:
Grazie ancora Ciro, un abisso di cultura ci divide, tu sei un grande, io mi sono collegato a te ed ho imparato più in questi mesi che in tutta la mia vita….ciao maestro, grazie…LeleFeola