Cala il Sipario
Cala il sipario
Guardo con affanno
al cespite dei dolori,
non vi sono fiori,
ora il mio cuore
è cosparso di un male oscuro,
non palpita, è dolorante,
un volatile piumato dai mille colori
si erge e si posa sui miei pensieri,
poi fugge via, lontano,
quasi spaventato.
Piove a dirotto
l’aria è profumata,
il verde predomina
rivoli di pioggia accarezzano
gli inutili sterpi
e gonfia il mare con rabbia,
la sua bellezza e quella
dei giorni tristi.
Strani ambasciatori portano
fresche notizie dal nuovo mondo,
il sole sorge e tramonta
allo stesso modo,
e le gocce di pioggia
hanno lo stesso sapore,
le piramidi son ovunque,
gli uomini hanno
colore diverso
e sanno sorridere
allo stesso modo,
le trappole della vita
son uguali, l’orrido silenzio
dell’indifferenza è uguale ovunque,
le stelle si spengono,
offuscando l’Universo,
il sipario nero della rassegnazione
celerà l’ultimo atto della
commedia chiamata vita.
Raffaele Feola