Fine di un tormento
Fine di un tormento
Gesto di grande affezione
quello di svanir nel nulla,
esaltanti e scintillanti
gli attimi cosparsi
di un grigio, di un nero,
di un bizzarro sapore amaro.
Triste è un rimpianto,
è la vera grande ferita
di un amore bieco,
esso tuttavia pone fine
ad un eterno dolore
ed ai tanti perchè.
Che garbuglio gioia mia,
che faccio,
affronto il gelo ignudo
o indosso la pellicia per
tener lontano
il cocente sole,
io posso solo
disporre del mio corpo,
l’anima non m’appartiene,
la tua calda passione è
avvolgente ma
non è per me,
son rassegnato alla
perpetua disaffezione
e mai sarò il vincintore
di un contesa
con un destino
indolente e schernevole.
Il fiore rifiuta
l’impollinazione,
i fiumi arsi rinneggano
l’acqua delle piogge,
il mare si trastulla
con sfrenato accanimento
sugli impassibili scogli,
e la morte prosegue con
la sua lercia smorfia
la sua indifferene e
disinvolta raccolta di anime.
Non ambire al mio affetto,
il nero dell’afflizione
colpisce gli amanti non chi
non conosce le emozione
del diletto e ambiguo
sentimento della passione.