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Letteratura Poeti Famosi



Il mare di Siponto

Il mare di Siponto

 

Che bello il mio andirivieni

sulla amena spiaggia

della mia terra,

il deflusso dell’acqua

del possente mare,

si infrange dolcemente sui

granelli di sabbia ammassati su

una riva piatta e accogliente.

 

Il suo trasporto è pieno

di variopinte cose e piccoli esseri

che velocemente

rifuggono verso il mare,

intimoriti dalla mia presenza,

sorrido a fior di labbra consapevole

della loro ansiosa paura.

 

Poi conchiglie vuote e dalle

forme più bizzarre,

pezzi di reti con grossi

sugheri colorati e resti di masserizie

dono degli ingrati umani.

 

I grossi e audaci gabbiani con

sortite eleganti e placide portano

via quel che occorre loro dal

recesso del mare,

e il loro stridio lo ringrazia

del generoso bottino.

 

Ma quel che mi attira

è una bottiglia,

celeste dal bianco contenuto,

son umidi fogli ingialliti,

vi è dello scritto,

con gran ansia ne leggo

il contenuto che così recita:

 

Sono un uomo fortunato,

finalmente ad un passo

dalla fine della mia vita

ho svelato uno dei  segreti

dell’esistenza e dei suoi risvolti,

ebbene la silenziosità è il suo dono,

egli ti conforta,

non inganna, e quando parli

non interrompe mai, resta taciturno

e non si inquieta

quando parli di te dei tuoi mali,

non racconta di se per

alleviare i tuoi dolori e le tue ansie,

silenzioso e accondiscende

ode e acconsente,

e il suo muto fragore ti esorta

e incoraggia,

imperterrito non dice,

ascolta solo, il taciturno silenzio “.

 

( scritto trovato in una bottiglia a Siponto nel 2001 )

 

This entry was posted on domenica, gennaio 5th, 2014 at 15:20 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti

  1. CIRO SORRENTINO Scrive:

    SUGGESTIVA L’APERTURA: QUESTO PASSEGGIARE “SULL’AMENA SPIAGGIA” MENTRE LE DOLCI CORRENTI DEL MARE RINFRESCANO LA RIVA ARSA DAL SOLE.

    ATTRAENTE L’IMMAGINE DEI “PICCOLI ESSERI” CHE VELOCEMENTE CERCANO IL LORO AMBIENTE NATURALE L’ACQUA, PURIFICATRICE E FONTE DI SALVEZZA.

    POTREMMO CHIEDERCI SALVEZZA DA COSA?

    MA SICURAMENTE DA QUEI “RESTI DI MASSERIZIE DONO DEGLI INGRATI UMANI”.

    IN QUESTO LUOGO POETICO SI AVVERTE LA CONSAPEVOLEZZA DELL’AUTORE CHE QUEGLI ESSERI, E LUI STESSO, FUGGONO LONTANO DALLA REALTÀ IMBRUTTITA DAGLI UOMINI.

    SU TALE MOMENTO DI RIFLESSIONE INTERVIENE IL VOLO DEI GABBIANI CHE SONO RAPPRESENTAZIONE E SIMBOLO DI UN VIAGGIO VERSO L’ALTROVE, DOVE CONSERVARE E CONSUMARE QUELLO CHE DI BUONO LA TERRESTRE VITA OFFRE LORO.

    SIGNIFICATIVO INFINE IL SIMBOLO DEL MESSAGGIO TRA LE ONDE, CONSERVATO IN UNA BOTTIGLIA CHE GIUNGE CHISSÀ DA CHI (MA CERTAMENTE DA QUALCUN ALTRO CHE HA CONDIVISO I PENSIERI DEL POETA).

    QUELLA BOTTIGLIA GIUNGE COME DA UN TEMPO SCONOSCIUTO, E PUR TUTTAVIA RECA UNA VERITÀ INCONFUTABILE, UN ASSIOMA CHE RICONOSCE AL “SILENZIO” IL TRAMITE PER IMMERGERSI NEGLI ARCANI DELL’UNIVERSO E DI ASSIMILARSI AD ESSI, FINO A PERCEPIRNE IL DOLCE RICHIAMO E IL RIPARO.

    UNO SCRITTO DAVVERO PARTICOLARE, SUGGESTIVO E MIRACOLISTICO INSIEME, VERSI SCRITTI CON INTELLIGENZA E ANTICA SAGGEZZA.
    A PRESTO, FRATELLO.

    CIRO SORRENTINO

    ... on July gennaio 5th, 2014
  2. Feola Raffaele Scrive:

    Grazie amico mio è un privilegio essere recensiti da te,
    maestro di vita e poeta, il mio poeta. Ciao fratello sii felice.
    Lele Feola

    ... on July gennaio 6th, 2014

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