Deludente ipotesi di un amore
Cercai con fervido volere di esser
libero da passioni e amori,
ma non disdegnai
di carpire con pregevole
astuzia il tuo affetto.
Quanta gioia mi procurò il tuo sguardo,
tolsi il mio cuore dall’esilio di una
sofferta solitudine, ma
quel che fu perso
mai più verrà.
Mai potrò saziare la mia sete di te,
il tuo repentino abbandono
rese folle la mia anima,
e il mio cuore eruttò
collera e rancore per
il tuo volubile e
illusorio amore.
La virtù che declamasti fu smentita,
ma come potevo privarmi del tuo
inquietante e adescante
abbraccio?
Il tuo voluttuoso corpo di seta,
simile a quello di una Dea lasciva,
era come una panacea
per le mie tristezze.
Bevvi alla fonte del tuo cuore
con l’impeto di un ingordo assetato,
perso nel deserto della rassegnazione,
ma mai fui sazio è appagato,
e fu l’inizio di una lenta agonia.
A che valse la mia fuga da inutili aridi stagioni,
tutte uguali e senza brividi, ti amai
con impeto e fervore, ma la tua
distratta finzione scivolava
sulla mia pelle senza che
nulla giungesse al mio
incolpevole cuore.
(ciao Ciro Sorrentino )