Deludente ipotesi di un amore

Cercai con fervido volere di esser

libero da passioni e amori,

ma non disdegnai

di carpire con pregevole

astuzia il tuo affetto.

 

Quanta gioia mi procurò il tuo sguardo,

tolsi il mio cuore dall’esilio di una

sofferta solitudine, ma

quel che fu perso

mai più verrà.

 

Mai potrò saziare la mia sete di te,

il tuo repentino abbandono

rese folle la mia anima,

e il mio cuore eruttò

collera e rancore per

il tuo volubile e

illusorio amore.

 

La virtù che declamasti fu smentita,

ma come potevo privarmi del tuo

inquietante e adescante

abbraccio?

 

Il tuo voluttuoso corpo di seta,

simile a quello di una Dea lasciva,

era  come una panacea

per le mie tristezze.

 

Bevvi alla fonte del tuo cuore

con l’impeto di un ingordo assetato,

 perso nel deserto della rassegnazione,

ma mai fui sazio è appagato,

e fu l’inizio di  una lenta agonia.

 

A che valse la mia fuga da inutili aridi stagioni,

tutte uguali e senza brividi, ti amai

con impeto e fervore, ma la tua

distratta finzione scivolava

sulla mia pelle senza che

nulla giungesse al mio

incolpevole cuore.

(ciao Ciro Sorrentino )

This entry was posted on lunedì, dicembre 2nd, 2013 at 10:19 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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